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Unknown
Ho da poco appeso l'ultimo bucato della giornata... e la piacevole brezza serale, dopo una giornata afosa, ne amplifica l'odore... il profumo...

Mi piace molto il profumo del bucato appena steso... sa di pulito, di fresco... sa di sere d'estate...

Una di quelle sere in cui dopo cena si va a fare una passeggiata verso il mare... e man mano che ci si avvicina alla spiaggia si percepisce l'odore di salsedine sempre più forte e l'aria si fa più fresca mentre un piccolo brivido, inaspettato e piacevole, accarezza la pelle.


Mi piace molto il profumo del bucato appena steso... sa di pulito, di fresco... sa di ricordi.

Unknown

Passano i giorni… passano i mesi… e infine passano gli anni.


E ci si ritrova sempre qui… con una ferita che ora brucia un po’ meno, con una rabbia ormai assopita, con un dolore che vive di ricordi.

Istanti che gli occhi porteranno sempre con sé…
Parole che risuoneranno come se fossero state appena sentite…
Carezze leggere di lacrime che hanno ormai rallentato la loro corsa verso vuoto…


Passano gli anni… e ci ritrova, in quel che ormai  è diventato un rito, davanti ad una fredda pietra a rileggere queste parole con la consapevolezza che passeranno altri giorni, altri mesi, altri anni…

Qualcosa cambierà sempre da quell’istante, ma questa sarà l’unica certezza…

“…che è mai la vita
È l'ombra d'un sogno fuggente.
La favola breve è finita. Il vero immortale è l'amor.”
(G. Carducci)

Marril
Un odore…
come luce che squarcia le tenebre
una candela che finalmente arde
tu che incendi
e finalmente vedi…
iridi del conscio
che tutto ricollegano
immagini e sensazioni.


Ora calpesti luoghi sicuri
stanze ormai note
ove tutto appare aver senso.
Sai chi sei
l’inizio e la tua fine
ripercorri ogni tuo passo
senti vivida la tua strada
lì fra i ricordi appannati,
meglio… l’insieme di quelle vecchie ombre
che stranamente hanno senso…
e rivedi… casa.

Unknown

Vi sono lettere che rimangano chiuse nei cassetti…
…dimenticate.
Parole scritte con l’audacia dell’istinto e troppo vigliacche per farsi ascoltare…
…lontane.
Speranze addormentate nei ricordi di un’anima…
…inquiete.
E per quanto si prometta a se stessi di soffocarle… stracciarle in mille frammenti di ricordi, che come coriandoli danzeranno al vento per non poterle mai ricomporle… 

Quelle lettere, quelle parole, quelle speranze… resteranno sempre lì, nel fondo di un cassetto. Finchè un giorno, inaspettatamente, torneranno alla luce e avranno la forza di essere raccontate, ma anche ascoltate…
Un tempo per ogni cosa
me lo ripeto spesso.
Le situazioni cambiano, le persone crescono e l’anima trova quell’equilibrio con cui impara a convivere, al di là di ogni umana paura e debolezza.

Ci accorgiamo che per quanto tempo passi questo non può dividerci da quelle sensazioni che ci spingono ogni giorno ad andare avanti a fare delle scelte… a gioire per esse o soffrirne in silenzio con un sorriso dal sapore salato.

Ci accorgiamo che le persone non vanno mai del tutto via dalla nostra anima… anche quando la vita porta ad essere distanti non lo si sarà mai abbastanza fin quando si avrà desidero di cercarsi… fosse solo per dirsi tutto o forse niente e riderci su come se fosse la cosa più bella e unica di questo mondo.

Unknown
Molte volte mi sono trovata a scrivere post, lettere, pensieri sparsi qua e là… nella mia mente.
Magari era notte fonda e di alzarmi per prendere un foglio di carta non avevo voglia, oppure ero su un autobus in piedi stretta tra tanta gente ed era già tanto riuscire a respirare.
Allora scrivevo… scrivevo nella mia mente promettendomi di riportare quanto prima su carta, ma al momento di compiere quest’atto quelle parole non c’erano più…
non c’erano più quelle sensazioni… 
non c’erano più quelle stesse emozioni che avevano scelto precise parole tra le tante.

Ma dove vanno queste parole?


Forse proprio nel renderci conto di questo, ovvero della leggerezza dei pensieri che volano via ad un soffio di vento cerchiamo di prendere appunti su quello che ci capita, scattare una foto ad uno dei tanti tramonti o ad un volto amato… tentiamo di intrappolare un ricordo o meglio un'emozione, nel timore che il tempo ce la strappi via.
Eppure ci sono alcune sensazioni che la nostra mente non dimentica, anche se seppellite nella parte più remota dell’anima… e basta un odore per far sussultare quest’ultima, le note di una canzone dimenticata nella playlist a farci ritrovare immagini, sensazioni, parole…

…proprio quelle parole che sembravano andate perse.


Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, 
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
(A. Merini)

Unknown

Si spengono le luci di una festa ormai passata… dimenticata… e quella strada che poco prima brillava di coriandoli luminosi ora appare di un anonimo grigio, ma è pur sempre la stessa strada, la strada di sempre. 

La strada che si lascia sporcare, pulire, abbellire, calpestare da generazioni che si susseguono.

E se potesse parlare, se potesse raccontare chissà quante storie potrebbe ricordare…

Storie che la mente  troppo spesso dimentica.

Intrappoliamo ricordi, li racchiudiamo in una data, tra le note di una canzone, in pezzi di carta stracciati e rinchiusi in un cassetto per poi ritrovarci intrappolati noi stessi dai ricordi di quell’oggetto, ormai consumato, che non abbiamo il coraggio di cestinare…  per non cestinare quel ricordo che ci dà un’illusione di vita mentre ci lega ad un passato che ci impedisce di andare avanti quando la vita, quella vera, scorre intorno a noi… 
...Però i ricordi sono pur sempre la nostra storia, da raccontare quando fuori piove e una lacrima ci riga il viso per quel che è stato e non tornerà, per quel che ci è stato dato e non riavremo,  ma ci permetterà di avere ancora altro dalla vita, ci permetterà di desiderare ancora l’emozione di avere un ricordo tra le mani…


*§* Blumoon *§*
Unknown
Dopo un anno e mezzo di battaglia, continui viaggi, cure che invece di far star meglio facevano star peggio nella speranza di dar sollievo un domani, sentire una paura immensa e nonostante tutto tenere salde le gambe per non cedere lungo quel tunnel e poi… in una notte d’inverno, una notte come tante, una notte silenziosa… te ne sei andato… E il domani, in un attimo, è  volato via con te con quel tuo ultimo respiro.

Che razza di malattia è questa che per sopravvivere deve logorare il corpo quanto l’anima e una volta che ha consumato tutto muore con quel corpo… chi vince e chi perde in questa battaglia io non lo so…

E non è più paura, non è più rabbia, non è più dolore… non è niente di tutto questo l’assenza… è solo un vuoto che rimane…  i ricordi restano, fanno compagnia, ma tu non ci sei più…

*§* Blumoon *§*

http://www.airc.it/