Unknown
Cari amici,

Vi auguriamo di trascorrere delle serene festività.

Con affetto e con un sorriso... 


Blumoon  & Marril


Unknown

Passano i giorni… passano i mesi… e infine passano gli anni.


E ci si ritrova sempre qui… con una ferita che ora brucia un po’ meno, con una rabbia ormai assopita, con un dolore che vive di ricordi.

Istanti che gli occhi porteranno sempre con sé…
Parole che risuoneranno come se fossero state appena sentite…
Carezze leggere di lacrime che hanno ormai rallentato la loro corsa verso vuoto…


Passano gli anni… e ci ritrova, in quel che ormai  è diventato un rito, davanti ad una fredda pietra a rileggere queste parole con la consapevolezza che passeranno altri giorni, altri mesi, altri anni…

Qualcosa cambierà sempre da quell’istante, ma questa sarà l’unica certezza…

“…che è mai la vita
È l'ombra d'un sogno fuggente.
La favola breve è finita. Il vero immortale è l'amor.”
(G. Carducci)

Marril
Ecco che si apre il sipario…
in alto il sole presenta l’esistente,
il cielo celeste fa da cornice
mentre il mare con i suoi riflessi ci introduce.


Le celestiali acque brillano di oro, increspate dal giocondo Eolo, mentre si infrangono con la prima roccia preludio di uno sguardo pronto ad indagare l’ignoto. 

La costa sorprende… ora a strapiombo marronea cala nel mare, ora biondo si adagia alle sponde, infine civilizzata accoglie i viandanti.

L‘isola si erge. Ecco le sue molteplici forme mentre sconosciuta, spoglia e temuta si avvicina … immensa, nasconde il proprio segreto.


Terra spoglia e delusa silente, ma fiera vanto della propria innocenza feconda detentrice della sua storia.

Guardate, stranieri, le prospere terre ammirate la natura selvaggia che reco nel cuore incantatevi per le mie sponde qui, ove il sole coccola e il caldo tarda ad allontanarsi.

Non cercate i grattaceli, quelli li trovate d’altra parte, qui è loco di natura ove solo l’essenza trae sostanza.

Rude la vita prospera pone difficoltosa le sue scelte, indurendo le menti delle genti, ma regalandone sincerità.


Non troverete eccentricità qui dove l’esistente è scioccante più di ogni altro. Terra, odore e sapore è il nostro splendore consapevoli che intorno v’è già il tesoro.

Snobbata e maltrattata, pensano di far tutto con me. Eppure scarna e fiera ancora mi presento perché nell’essere senza mura che grido la mia libertà.

Quattro sono i mori che distinguono ciò che sconosciuti non possono comprendere per chi si scandalizza della semplicità per chi non comprende l’onestà.

Ecco perché poi lentamente si avverte come fa qui l’animo ad assumere maggior magia… Forse perché solo nuda e senza fronzoli lo spirito mostra il proprio splendore.


Impari che non nelle vane cose vi è l’essenza: la spoglia collina penetra più che un paio di lenti, la solare luce accarezza l’erba più che la macchina, mentre ogni mio tramonto accompagna amori.

Persino gli irraggiungibili provano a strappare il mio semplice splendore fogge luccicanti, auto di festa, fregate provano a sfidare mare, monti e cielo come se quei sciocchi volessero far propri il naturale fascino, ma mai eguaglieranno l’intimo splendore della mia nudità.

Sull’isola le dame mostrano l’essere l’essenza di una fiera forza che ogni giorno si mostra. Sorrisi regalati agli stolti, nel semplice donare sbeffeggiano l’altrui inaudito egoismo.

Lode a terra e donne che sanno regalare e nell’assaporare inerti i venti della vita fanno loro la gloria. Luce che segna silente gli umili uomini i quali insegnano la fatica della durezza.


 Sponde rifiutate,

che lentamente si sono presentate

e infine sono state amate.

Ora che tu vai…

…porta in te quello che per sempre amerai,

perché mai smetterai.

 
Marril
Morbida come la lana che stringi tra le mani...
Neve che soffice ti rinfresca
affrancandoti dal dolore...
Ti avvolge come un manto d'amore...
Ti protegge... Serena nel suo tepore... ti consoli
Dormi immersa nel suo sogno... lì dove ti attende e nulla può farti più del male.



Unknown
Voglio che tu sappia
Una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.

Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti poco a poco.
"Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
chè già ti avrò dimenticata"

Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
Che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi sulla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.

Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.



(Pablo Neruda - Se tu mi dimentichi)
Unknown

L’attimo prima della partenza… dopo poco che il sole è sorto, racchiude in sé qualcosa di magico.

C’è un silenzio in cui tutto sembra muoversi al rallentatore, come se quell’illusorio silenzio che accarezza le cose, le persone, gli istanti fosse un vento che avvolge un drappo che vola leggero nel cielo.

L’attimo prima che il fischio del capotreno risuoni a scombussolare quella quiete apparente, con la chiusura delle porte, una miriade di sentimenti sembrano convergere in quel delicato sospiro che bacia le labbra.

Tristezza, gioia, paura, speranza, ansia, desiderio…  qualunque cosa porterà quel viaggio, qualunque sia la meta a cui andiamo incontro o il motivo che ci spinge ad essere lì, sul quel treno.. l’attimo prima della partenza alzeremo lo sguardo, verso il finestrino, accenneremo un sorriso nel nostro cuore per non aver paura e ci abbandoneremo  con accettazione al dondolio di quel treno, che tra paesaggi già visti o posti totalmente nuovi, ci condurrà a destinazione. 


L’attimo prima…. È il momento che preferisco. 

Unknown

Passiamo una vita intera a inseguire sogni… 
 
A fare  e disfare promesse con il tempo dimenticate 

Cerchiamo di costruire noi stessi per poi inciampare nel riflesso di qualcun altro, costruito da qualcun altro per noi.
Se quell'immagine si potesse togliere con la facilità con cui togliamo un abito che, nel riflesso di un camerino nel centro commerciale, non calza bene. Scegliere senza pensare troppo... senza inseguire un sogno, ma semplicemente appartenendogli. Se si potesse con questa facilità… lo farei di corsa… tagliarei le corde che mi  trattengono e mi lancerei nel vuoto con la certezza di essere sorretta dalle ali di un destino scritto da me… per me.
Ma non è tutto così semplice e ogni scelta comporta una conseguenza… 


Però tra tante domande e risposte che mi tengono ancorata alla mia sponda sicura, c’è solo una domanda che necessita una risposta e forse è l’unica che realmente vale…  

...quanto si crede in quel che si fa?

Unknown

Le parole urlano dentro… ma io non sento alcun suono.
La mia voce non sovrasta quella altrui perché le parole restano intrappolate tra le labbra serrate. 
Chiamo il tuo nome… lo ripeto continuamente, ma non mi senti…
…non puoi farlo…
e la mia voce si perde nei meandri dell’anima come un eco incessante, assordante… fa così male che le lacrime vengono agli occhi, ma quando meno danno respiro ad un’anima ferita.


Quante cose avrei voluto dire, addirittura urlare… 
ma non l’ho fatto…  
quante cose ho da dire, quante da urlare.. 
ma ancora non l’ho fatto.
Ho perso la mia voce e ho smarrito me stessa… ma io continuo ad urlare e prima o poi la mia voce verrà fuori , seppur temo che con essa venga fuori anche la rabbia.
La rabbia di chi si oppone alla lama di una spada che è pronta a ferire senza alcun rispetto.




Rimanere se stessi in un mondo che
giorno e notte si adopera per trasformare
ciascuno di noi in un essere qualsiasi
vuol dire combattere la battaglia più dura della vita.
- Romano Battaglia “Sulla riva dei nostri pensieri” -