Marril

Chiudere gli occhi e sognare …
volare sino a  nuovi orizzonti … 
essere registra di nuove storie …
creare i volti, le emozioni
modellare immagini, voci … plasmarne il timbro...
colorare il mondo, forgiarlo …
narrare a sé ... una nuova storia...

Un nuovo mondo...
nuovi suoni e parole
nuove sensazioni …
Scrivere nuove vite.

Leggere è il film più bello
il tuo, che crei dalle righe di un altro …
assistere a una elegia unica
fondere il pensiero di uno
con ciò che senti.

Ogni parola per ognuno ha significato diverso
tonalità e sfumature distinte che creano un UNICO universo...
il proprio universo che vediamo nascere... dal nulla...
immaginate…


Da un foglio buio di un cuore stanco e arido…
costruire il chiarore delle acque al risplendere degli astri
far giocare Eolo con i corpi…
vedere gli alberi ondeggiare per ricrearne il tipico fruscio…
far sorgere la nostra Stella alla nuova alba…
dipingere i volti dei viandanti…
seguire le vicende di un comune
i suoi passi incerti, i pensieri nascosti ai più…
leggerne il cuore, le debolezze e le passioni… l’ardore…
centrarlo a protagonista della sua vicenda…
righe di un volume antico che diviene raccontato agli uomini
al chiarore di un caldo camino quando fuori piove.
Sì, la storia.. la tua storia!
Ciò che metti al centro del tuo momento…
attimo di riflessione... comunicazione tra te e l’anima.
Mamma di te stesso mentre ti coccoli
e al caldo delle coperte ti racconti un’avventura
accompagni il tuo sogno, ti ispiri a nuovi pensieri... nuovi valori...

Ora dormi... rialzati.. riposati …
chiudi  o riapri gli occhi...
ricordando ciò che sei …
ciò in cui credi …
ritrovando in quei sussulti
di una narrazione che pareva lontana …
ciò che si rispecchia in te …
il dissenso... l’assenso... la rabbia, l’onore …
mentre sorridi... dio e creatore del tuo spazio
padrone di te stesso… e della tua vita.

Marril


Staccare dal mondo e mettere in pausa il tempo
riposare e respirare,
abbassare il volume di sottofondo,
ovattare il caos del mondo esterno,
ritagliare il proprio spazio…
Riscoprire gli affetti
soffermarsi sui ricordi
distinguere nuovamente il colore di un corpo
ritornare a sentire…

Far cadere la polvere
che offusca la mente,
respirare nuova aria
riappropriarsi della propria vita…


Ecco perché evadere dalla frenesia moderna.
L’uomo contemporaneo sfugge
si ritrova a volte in cerca di sé
stanco dei ritmi logoranti
che lo divorano dentro
assorbendo la sua linfa
prosciugando il suo essere
fino a farlo divenire nient’altro che un involucro arido.

Ma come disse qualcuno…
Se c’è un tempo per soffrire,
uno per amare e uno per gioire,
uno per spendersi e dare tutto di se stessi…
c’è un tempo anche per fermarsi
e poi poter ripartire…