Ci sono storie che non sono raccontate in un libro che
abbiamo consumato rapidamente tra i banchi di scuola nel timore di una
interrogazione improvvisa.
Ci sono storie che la mente di un fervido romanziere,
vincitore di illustri premi, non riesce a cogliere del tutto.
Ci sono storie lette, certo emozionanti, ma che sfiorano
appena la realtà e col tempo le abbiamo abbandonate in uno scaffale della
libreria.
E poi ci sono storie.. storie vissute che a volte abbiamo
ascoltato con distrazione o addirittura dimenticato di ascoltare.
Queste storie non raccontano di grandi imprese o di valorosi
guerrieri e amori struggenti, ma di un quotidiano che respira realtà, una
realtà che conosciamo appena.
Eppure grazie a quella realtà abbiamo dei valori che rendono
unica la nostra personalità. Andare contro quei valori significa rischiare di
perdere la nostra identità… rinunciare alla nostra storia e trovarsi a
vacillare quando invece si chiede di restare saldi.
Ma conosciamo realmente la nostra storia?
O eravamo già di corsa, troppo lontani, quando un nonno o un
padre si fermavano a raccontare quella solita storia dei loro tempi?
Purtroppo di questa mancanza ci rendiamo conto troppo
tardi e per quanto cerchiamo nei ricordi di bambino quelle storie che
ascoltavamo seduti sulle ginocchia di chi teneva saldamente la nostra piccola
mano… ci sono parole che mancano, dettagli che sfumano…
Affannati cerchiamo qualcosa che non c’è più quando la
debolezza ci coglie e ci rendiamo conto che per scegliere e andare avanti
sarebbe più semplice non dimenticare chi siamo e quello in cui crediamo… quello
in cui hanno creduto chi, guardando l’orizzonte, sceglieva di sollevarsi da una
realtà troppo dura… per mettere nelle nostre mani uno scrigno di valori.
Ci sono storie
già scritte, ma ci sono ancora tante storie da scrivere… o semplicemente da
raccontare e ascoltare.
Grazie a tutti
coloro che non hanno mai smesso di raccontare...
Se tracci col gesso una riga sul pavimento, è
altrettanto difficile camminarci sopra che avanzare sulla più sottile delle
funi. Eppure chiunque ci riesce tranquillamente perché non è pericoloso. Se fai
finta che la fune non è altro che un disegno fatto col gesso e l'aria intorno è
il pavimento, riesci a procedere sicuro su tutte le funi. Ciò che conta è tutto
dentro di noi; fuori nessuno può aiutarci. Non essere in guerra con te stesso:
così... tutto diventa possibile, non solo camminare su una fune, ma anche
volare.
(Herman Hesse)
Hai perfettamente ragione, tante storie non vogliamo ascoltarle e poi ci rendiamo di ciò che abbiamo perso troppo tardi... sai io credo che studiare storia come a scuola sia uno spreco di tempo, c'interrogano senza darci un minimo d'emozione per quello che c'insegnano e così ci perdiamo delle storie incredibili. Alcune volte penso come ho "studiato" in terza media per l'esame i fascisti e la seconda guerra mondiale... come doveva essere viverla non mi era passato neanche per la testa, ora invece provo ad immaginare di essere in guerra, provo ad immaginarmi mentre vado a prendere le razioni e penso: "che periodo terribile e affascinante e nessuno me lo insegna come vorrei, solo i romanzi ci riescono" :)
RispondiEliminaPurtroppo non sempre gli insegnanti di scuola riescono a coinvolgere però di per sè la materia è affascinante... approfondire con quei racconti del quotidiano è compito nostro...si tratta semplicemente di ascoltare...
EliminaUn abbraccio
Sono quelle non ascoltate, anche se le nostre orecchie le hanno sentite oppure se i nostri occhi le hanno lette.
RispondiEliminaascoltare e sentire sono due verbi tanto simili, quanto differenti... un saluto Ambra
EliminaSpesso ci si distrae lasciando cadere al suolo i doni di chi ce li concede.. poi ad un tratto ci fermiamo e ci rammentiamo della loro mancanza... le storie degli uomini sono granelli di sabbia dorata.. piccoli ma preziosi... Ogniuno racconta costantemente all'altro qualcosa.. ogniuno può imparare qualcosa.. prima di tutto.. ad ascoltare.. Infondo ciò che siamo e facciamo, anche se involontariamente e in piccola parte, è la somma di coloro che abbiamo incontrato e in qualche modo, qualcosa hanno comunicato... Tesori.. che nascono da tesori.. rigenerazione di ricchezza.. che spero si conservi, trovi un posto nuovo ove risiedere e sedimentarsi, ridando nuova lucentezza a chi ne necessita.
RispondiEliminaSe oggi siamo quello che siamo, fieri di essere tali oppure no, io lo credo lo dobbiamo a chi ha incrociato - nel bene o nel male - la nostra strada aiutandoci a definire una direzione che passo dopo passo solchiamo...lungo quella strada chiamata vita.
EliminaGrazie della tua riflessione Marril
Ho un rammarico, Blumoon. Non avere insistito con mio papà che ci raccontasse cosa succedeva quando c'era la guerra. Ci ha raccontato qualche episodio divertente, ma non alcuni fatti accaduti in quegli anni. Forse era troppo doloroso per lui e era giusto così, ma crescendo ho avuto la sensazione di aver perso un pezzettino della "nostra" storia, quella che si costruisce giorno per giorno, ereditata da chi ci ha preceduti e modellata dai tanti incontri che si fanno nella vita e che in qualche modo ci fanno scegliere il sentiero da prendere ogni volta che giungiamo a un bivio.
RispondiEliminaAlice hai colto esattamente da dove prende spunto questo post che ho scritto... da quella mancanza che col senno di poi vorremmo colmare, ma non è più possibile del tutto... e mi sono chiesta se quella mancanza ha in qualche modo influito sulle scelte fatte... sinceramente questo continuo a non saperlo, ma comprendo un pò di più l'importanza di chi ha da raccontare e ancor di più l'importanza di ascoltare... Un abbraccio
EliminaMi hai fatto venire voglia di scrivere di nuovo..di raccontare le storie che ho dentro di me. Grazie per questo splendido post.
RispondiEliminaA presto...Sibilla
Grazie a te della visita Sibilla... e continua ancora a raccontare perchè c'è un grande bisogno nella vita di raccontare, ma soprattutto ascoltare...
EliminaC'è un premio per voi sul nostro blog! ;)
RispondiEliminahttp://wwwthelibraryofdreams.blogspot.it/2012/05/ancora-premi-xd.html
ah si? grazie di aver pensato a noi :-)
Eliminaveniamo a vedere...
Troppo spesso ho ascoltato distrattamente le storie di cui parli e nella mia memoria ci sono solo piccoli frammenti di vite vissute.
RispondiEliminaSpero in un futuro di riuscire almeno a raccontarle "tenendo saldamente una piccola mano".
Bellissimo post.
Un bacio.
Miky
Io te lo auguro Miky, ti auguro di raccontare... perchè comunicare è qualcosa di bello...e quando qualcuno si tapperà le orecchie bisognerà continuare a raccontare ugualmente consapevoli che qualcosa giungerà sempre a sfiorare la sua anima e chissà... un giorno forse ci ringrazierà.
EliminaUn abbraccio
Grazie per il bellissimo commento che hai lasciato nel mio post. Mi sono aggiunta anche io a tuoi followers, il tuo blog è una bella scoperta.
EliminaUn carissimo abbraccio.
Miky
Hai scritto un bellissimo post...ci sono storie che mi mancano,
RispondiEliminastorie a metà, storie dove a causa della mia distrazione ora vorrei ricordare ma non riesco...menomale che come dici tu ci sono ancora storie da scrivere che chissà, forse un giorno racconteremo ai nostri figli...
complimenti per il tuo motto,io cerco di adottarlo ogni giorno...
Buona giornata
Ciao Betty, purtroppo non sei la sola vittima della distrazione e che spesso pensiamo di avere tempo per fare ciò che oggi abbiamo lasciato perchè pensavamo fosse uno spreco di tempo, ma questo "tempo" ci fa la linguaccia e ne se va... però c'è ancora una speranza per il futuro, come dici tu la vita è una strada, penso anche io sia così, e possiamo ancora lasciare germogli lungo il nostro cammino.
EliminaBuona giornata anche a te... un sorriso :-)
Ogni giorno ci sono storie nuove!! Felice giornata...ciao
RispondiEliminaconcordo con te Giancarlo... un augurio di serena giornata anche a te :-)
EliminaGrazie di essere passata da me e del tuo commento! Mi sono aggiunta come tua Follower, così non ci perdiamo di vista!! Ciao
RispondiEliminaCiao Girovaga... sarei passata da te proprio stasera per vedere la risposta... a presto!Un abbraccio
EliminaÈ vero, quelle storie che da bambini ci sembravano prive di senso o persino noiose.. sarebbe così bello poterle riascoltare adesso!
RispondiEliminaUn saluto e una buona giornata
Solo crescendo ci rendiamo conto di quel valore... e di quanto ci mancano.
Elimina:-)
Le nostre storie rimangono nella nostra mente (quelle che vogliamo ricordare)e le nuove e attuali ce le racconteranno i nostri figli.
RispondiEliminaCiao
Ma è compito nostro anche tramandarle... Ciao Jesino a presto!
EliminaCiao Blumoon, mi piace in tuo blog....lo trovo interessante e quindi mi unisco ai tuoi follower e porto il tuo banner da me. Se vuoi conoscermi passa a trovarmi
RispondiEliminaCiao, Simo
http://valzerdiemozioni.blogspot.it
Ciao Simo... grazie, mi fa molto piacere la tua visita e passerò con altrettanto piacere da te... :-)
Eliminameravigliose parole tesoro.. meravigliosa sei tu.. grazie per la serenità che trasmetti con i tuoi racconti.. ti abbraccio fortissimo!
RispondiEliminap.s. hai voglia di incontrarci?! vieni da me così scopri di più:
http://missvalerie29.blogspot.it/2012/05/avete-voglia-di-venirmi-trovare.html#comment-form
Grazie delle tue parole MissValerie...ricambio il tuo forte abbraccio
EliminaQui le scosse non ci danno tregua, ti mando un abbraccio tremolante...ciao
RispondiEliminaCiao Giancarlo... quindi sei di quelle zone, spero che la situazione si assenti quanto prima... Un abbraccio di sostegno
Eliminaciao sono passata per augurarti una buona serata
RispondiEliminaCiao Simo... ti ringrazio e ricambio... un abbraccio
Elimina:)
RispondiEliminaUn saluto veloce.. del tipo: "Ciao, sono ancora vivo!!"
Un abbraccio - Ghemenz-
Buon fine settimana! A presto
RispondiEliminaBello ciò che dici cara..spesso le storie della nostra famiglia ci sembrano banali..invece non è così, bisogna solo riviverle con il ricordo, a volte doloroso di chi non c'è più. Forse per questo non ci pensiamo e le lasciamo perdere nell'oblio del tempo.
RispondiEliminaBacioni a te :)
Un saluto anche a te Ghemenz sperando di rivederti in questo piccolo angolo.
RispondiEliminaSimo..scusa il ritardo, ma grazie del tuo augurio. Un bacione.
Saray, a volte non vogliamo prendere consapevolezza del tempo che passa...rimandiamo, mentre invece ogni cosa va vissuta, ascoltata, tramandata...un abbraccio
Mi piace molto il tuo blog...belle parole!!! Ora ti seguo... :-)
RispondiEliminaGrazie!!! Seguirò anche io il tuo con piacere per ammirare quelle belle foto
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