Tutti i
cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia,
perchè ciò che
lasciamo dietro è una parte di noi.
Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un’altra.
Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un’altra.
(Anatole France)
Questa pioggia di fine estate porta via con sé la leggerezza
di una meravigliosa stagione…
Al di là del vetro il paesaggio muta, si rinnova e si
prepara ad accoglie quello che sarà domani… senza incertezza.
Mentre io, al di qua di questo stesso vetro, mi chiedo che ne
sarà di me domani… senza alcuna certezza.
Ci sono scelte che ho tardato a fare, ma la vita mi dà
un’altra possibilità. E davanti a questo bivio posso cambiare il domani, il mio
domani.
Levarmi di dosso,
come se fosse un vecchio vestito sgualcito, l’insofferenza di non sentirsi a
proprio agio nel posto in cui si è; la rabbia di sforzi che sembrano inutili
perché guidati da una passione che col tempo si è andata affievolendo... Mentre il desiderio di un cambiamento pulsa
prepotentemente dentro come la paura che impedisce di lasciare una strada
impervia, ma quanto meno nota.
Però io la rivoglio quella passione, la voglio sentire
ancora dentro di me.. come se fosse pioggia sulla pelle che disseta e rigenera. Se oggi mi è concesso ancora una possibilità allungherò le mani, seppur
tremanti, verso di essa…
Ho sempre immaginato la vita come una ruota che gira… a volte
dà e a volte toglie, ma poi torna a dare… e a noi spetta il compito di accogliere con
gratitudine quanto di buono questa vita ha da darci, perché quando toglie
significa che è tempo di fortificare l’animo affinchè riesca a reggere il peso
del dono che un domani si riceverà.